Il territorio intorno al nostro agriturismo è ricco di piccole e grandi cose da vedere: ecco un breve Vademecum che vi aiuterà a pianificare la vostra vacanza.
- I quattro borghi del comune: Montieri, Boccheggiano, Travale e Gerfalco.
Montieri è il capoluogo comunale con ancora un borgo caratteristico e riccamente abitato. Da vedere sono la Chiesa romanica di San Giacomo, il Parco del Piano con i suoi castagni secolari, la cima del Poggio con il suo spettacolare panorama. Montieri ha inaugurato nel 2014 un impianto di teleriscaldamento, che sfrutta i vapori geotermici per riscaldare l’intero paese.
Boccheggiano è il secondo paese del comune per estensione. La sua storia è strettamente legata a quella delle miniere, qui infatti l’attività estrattiva è continuata fino al 1994, nella allora modernissima miniera di pirite di Campiano. Da vedere la trecentesca Chiesa di San Sebastiano. Nel paese si trova l’unico Seccatoio tradizionale ancora in funzione: qui vengono essiccate le castagne raccolte nei castagneti limitrofi per produrre una deliziosa farina di castagne.
Travale è il paese della lingua italiana: qui è stato rinvenuta “La Guaita di Travale”, un documento redatto in volgare che rappresenta una delle prime testimonianze scritte della lingua italiana. Il territorio di Travale è caratterizzato dalla ricchezza di energia del sottosuolo; le centrali geotermiche hanno luogo qui e in alcuni periodi dell’anno è possibile visitarle. Vi sono inoltre delle serre alimentate da questa energia rinnovabile. Da vedere il Corniolo Gigante, un corniolo pluricentenario iscritto addirittura nell’elenco delle piante monumentali.
Gerfalco è un borgo pittoresco, alle pendici dei monti Cornate ed è sede del centro visite della Riserva Naturale Cornate e Fosini. Da vedere il borgo con le sue numerose chiese e naturalmente una passeggiata nella riserva. Molto suggestivo è il Festival delle Viole, festival di musica classica di altissimo livello, per esperti ed amatori.
- Il Gabellino si trova nell’area del Geoparco delle Colline Metallifere – Tuscan Mining Geopark, accreditato CETS dal 2014 (Carta Europea Turismo Sostenibile), nel quale è possibile percorrere innumerevoli sentieri alla scoperta di siti industriali e minerari dismessi, stupefacenti esempi di arte e architettura medievale, tracce di antiche miniere, il tutto contornato da una natura ancora intatta e selvaggia. Questo ricco patrimonio naturale e culturale è stato recentemente riconosciuto dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Su richiesta organizziamo con piacere, in collaborazione con l’amministrazione comunale e le associazioni locali, escursioni nel parco a piedi, in bicicletta ed a cavallo.
- Le Roste: questo interessante sito geologico è caratterizzato da un particolare paesaggio lunare che deve la sua origine alla lavorazione del rame, estratto fino agli inizi del ‘900. Il materiale estratto veniva appunto “arrostito” all’esterno, formando suggestivi calanchi rossi, erosi poi nel tempo dagli agenti atmosferici.
- Escursioni: Il territorio è segnalato dalla sentieristica CAI che incrocia quella del Geoparco. Merita una visita la Riserva Naturale di Cornate e Fosini, nel territorio del borgo di Gerfalco.
- La Canonica di San Niccolò: A pochi passi dal borgo di Montieri è possibile visitare un sito archeologico particolarissimo; sono stati infatti recentemente rinvenuti i resti di una chiesa unica in Italia per la sua pianta a forma di fiore a sei petali, la Canonica di San Niccolò. Le origini del complesso risalgono al secolo XI-XII, ma i ritrovamenti sono ancora avvolti dal mistero.
- Il Giardino dei Suoni: Le Colline Metallifere sono considerate da molti artisti contemporanei un luogo particolarmente fertile per la realizzazione e l’ambientazione delle proprie opere: il noto scultore monacense Paul Fuchs ha scelto proprio le campagne del Gabellino per vivere e dare ambientazione al suo “Giardino dei Suoni”. Oltre 20 grandi sculture di ferro, bronzo e rame sono state collocate in particolari posizioni, per creare suoni in completa armonia con l’ambiente circostante.
- La mistica Abbazia di San Galgano si trova a soli 10 minuti di automobile, nel Comune di Chiusdino. In questo luogo di grande suggestione il Cavaliere Galgano, pentito della sua vita dissoluta e corrotta, si ritirò intorno al 1180 per espiare i suoi peccati, e conficcò la sua spada in una roccia per usarla come croce davanti alla quale pregare e non più come arma. Questo simbolo ricco di mistero esiste tutt’oggi all’interno di una meravigliosa chiesetta romanica, l’Eremo o Rotonda di Montesiepi, costruita subito dopo la morte del cavaliere. L’abbazia, costruita invece intorno al 1218, sorge poche decine di metri più in basso; abbandonata per molti secoli è purtroppo priva di campanile e tetto, ma l’atmosfera che vi si respira soprattutto nelle ore del crepuscolo è veramente da non perdere.